Covid e personale viaggiante, le norme sono una garanzia
L’epidemia di Covid ha complicato la vita di tutti. Ha aggiunto un carico di ansia non indifferente alle nostre vite, ma ha anche reso complicate le attività più disparate, non ultime quelle professionali. Queste dinamiche non hanno risparmiato nemmeno l’autotrasporto, come si evince dalla quantità di norme specifiche che sono state varate per contenere il contagio.
Norme che, sia chiaro, hanno lo scopo di proteggere tutti. Anzi, proprio a tal proposito è bene fare una precisazione. Le regole imposte a chi trasporta la merce per conto terzi giovano sia ai trasportatori che a coloro che sono incaricati di ricevere la merce, dal cliente ai lavoratori della logistica.
Di seguito, facciamo una panoramica sulle norme e proponiamo una riflessione circa le garanzie di sicurezza.
Le norme per il personale viaggiante
Le norme derivano tutte da un protocollo specifico, stilato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e condiviso da una serie di associazioni datoriali, da Confindustria a Confestra, da Conftrasporto ad Assoporti (e altre ancora).
Per chiunque voglia approfondire, rimandiamo alla fonte diretta: “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel settore del trasporto e della logistica – Allegato 14”.
Possiamo comunque fornire un sunto del protocollo, a vantaggio non tanto dei trasportatori, che sono tenuti a conoscere dettagliatamente le regole, quanto dei beneficiari del servizio di trasporto stesso (impiegati della logistica, destinatari della merce etc.).
Ecco i punti salienti.
- Il personale viaggiante deve rimanere all’interno del veicolo, se sprovvisto di dispositivi di protezione. Tuttavia, in assenza di dispositivi di protezione non può entrare nei punti di scarico e di carico in alcun caso.
- Chi consegna la merce deve indossare dispositivi di protezione. Altrimenti, deve predisporre modalità di consegna che non prevedano il contatto diretto o la vicinanza tra chi consegna e chi riceve.
- Le società impegnate nella logistica (tra cui figurano anche quelle specializzate nel trasporto, in servizi di deposito e di magazzino) devono predisporre specifici piani di turnazione, al fine di ridurre il numero di persone presenti nelle stesso luogo e nello stesso momento.
Sono previsti, poi, adempimenti “condivisi”, ovvero riguardanti tutte le attività di trasporto in generale, e non solo quello delle merci.
Si segnala, in questo caso, la necessità di predisporre, da parte dei responsabili aziendali, dei percorsi di formazione finalizzati a istruire il personale sul corretto uso dei dispositivi di protezione. Vige, inoltre, l’obbligo di sanificare con regolarità tutti gli spazi chiusi e frequentati dal personale, compresi ovviamente i mezzi di trasporto.
Infine, va menzionato l’obbligo di indossare dispositivi di protezione anche durante il viaggio, qualora il mezzo ospiti più persone e queste non riescano a mantenere una distanza di almeno un metro.
Oltre le norme c’è il buonsenso del personale viaggiante
Queste norme possono apparire per certi versi stringenti, per altri abbastanza semplici da comprendere e da rispettare. Ciò vale in realtà per tutti i contesti. Un po’ dappertutto, a regole semplici e chiare, si associano regole in grado di generare una certa perplessità.
Ad ogni modo, le norme, dovrebbero essere rafforzate dal naturale buonsenso. Anche perché il Covid è entrato nelle nostre vita ormai da qualche tempo, e tutti hanno avuto l’opportunità di comprenderne le dinamiche e interiorizzare gli accorgimenti atti a proteggere se stessi e gli altri. Ciò, ovviamente, riguarda anche il personale viaggiante.
Norme e buon senso rappresentano, alla luce di quanto detto fin qui, una garanzia per la collettività o, nel caso specifico dell’autotrasporto, per tutte le persone coinvolte. Lo scopo non si esaurisce nella protezione del personale viaggiante, ma si estende alla sicurezza di chi riceve la merce, degli addetti alla logistica, del personale delle aziende destinatarie e del servizio nel complesso.
Esistono comunque differenze per quanto riguarda la sensibilità al tema. Alcuni potrebbero prendere alla leggera o con insofferenza il rispetto delle norme. Per fortuna, la loro specificità riduce il margine di discrezione individuale, e pone in essere un livello minimo di garanzia.
Il consiglio, dunque, è di considerare anche questo criterio quando si sceglie una società di trasporti. Non è difficile verificare il grado di sensibilità, o il livello di accettazione delle regole. Nella maggior parte dei casi basta semplicemente informarsi. E’ sufficiente chiedere alla società quali sono le norme anti-contagio per intuire l’atteggiamento verso queste ultime, e utilizzare anche questo elemento per orientare le proprie scelte.